E se imparassimo ad essere migliori?
16:07
Enza Di Lallo
Cosa significa avere successo nella vita? Vivere secondo le proprie convinzioni senza tradirsi, avere il senso della dignità e del rispetto, della solidarietà, della giustizia, dell'onestà.
Sbagliamo tutto quando crediamo di dover vivere la vita al contrario : cerchiamo di avere tante cose materiali, tanti soldi, con l'intenzione di poter fare poi ciò che amiamo veramente ed essere così più felici. Ma non funziona così. Per prima cose devi "essere la persona che sei veramente e poi fare ciò che devi per ottenere quello che vuoi".
L'allegrezza non è un impulso che nasce da dentro e basta, piuttosto è "qualcosa che si impara dagli occhi degli altri": e questo che ci distingue, la qualità delle nostre emozioni. Possiamo provarci una vita intera ad essere migliori di quel che siamo, basta la volontà di esserlo...migliori ,e la voglia di metterlo in pratica, con coerenza tra tutti i valori altruisti che ammiriamo e gli atteggiamenti che abbiamo nella nostra quotidianità.
Altrimenti rischiamo di diventare come quei politici che dicono di agire per il bene del Paese e e che invece poi sono disposti a fare qualsiasi cosa per assicurarsi una poltrona , oppure come i tanti milionari che per lavarsi la coscienza organizzano feste di beneficienze ma non regalano neppure un sorriso a chi per stare in quell'ambiente non ha il pedigree.
Vivere senza distorcere la realtà ma essendo sincero con chi si ha di fronte ; accettando gli altri così come sono, senza disprezzare, nè discriminare nè manipolare ; rispettare i diritti propri e degli altri ; essere ricettivi alle necessità degli altri; rispettare gli impegni con onestà...non è il decalogo per la felicità ma sicuro un mezzo per evitare di sentirsi inutili , per dirsi che qualcosa se lo vuoi può cambiare e non sentirci come una formica in un oceano di immondizia.
Cosa significa avere successo nella vita? Vivere secondo le proprie convinzioni senza tradirsi, avere il senso della dignità e del rispetto, della solidarietà, della giustizia, dell'onestà.
Sbagliamo tutto quando crediamo di dover vivere la vita al contrario : cerchiamo di avere tante cose materiali, tanti soldi, con l'intenzione di poter fare poi ciò che amiamo veramente ed essere così più felici. Ma non funziona così. Per prima cose devi "essere la persona che sei veramente e poi fare ciò che devi per ottenere quello che vuoi".
L'allegrezza non è un impulso che nasce da dentro e basta, piuttosto è "qualcosa che si impara dagli occhi degli altri": e questo che ci distingue, la qualità delle nostre emozioni. Possiamo provarci una vita intera ad essere migliori di quel che siamo, basta la volontà di esserlo...migliori ,e la voglia di metterlo in pratica, con coerenza tra tutti i valori altruisti che ammiriamo e gli atteggiamenti che abbiamo nella nostra quotidianità.
Altrimenti rischiamo di diventare come quei politici che dicono di agire per il bene del Paese e e che invece poi sono disposti a fare qualsiasi cosa per assicurarsi una poltrona , oppure come i tanti milionari che per lavarsi la coscienza organizzano feste di beneficienze ma non regalano neppure un sorriso a chi per stare in quell'ambiente non ha il pedigree.
Vivere senza distorcere la realtà ma essendo sincero con chi si ha di fronte ; accettando gli altri così come sono, senza disprezzare, nè discriminare nè manipolare ; rispettare i diritti propri e degli altri ; essere ricettivi alle necessità degli altri; rispettare gli impegni con onestà...non è il decalogo per la felicità ma sicuro un mezzo per evitare di sentirsi inutili , per dirsi che qualcosa se lo vuoi può cambiare e non sentirci come una formica in un oceano di immondizia.
Posted by Francesco Saverio Simone
on 16:07.
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Non credo che ci sia nulla da aggiungere a quello che ha scritto con tanta bravura e molto sinteticamente la Signorina ENZA.
Oggi, purtroppo, quello che conta, almeno per la stragrande maggioranza, è il SUCCESSO, avere SOLDI, PRIMEGGIARE, anche se a scapito del nostro PROSSIMO.
Naturalmente le TV, i giornali, i Social Network più importanti fanno a gara nel mettere in risalto soltanto quelli che primeggiano, che vincono, che sono alla ribalta, mentre l'uomo che fa il suo dovere, che agisce secondo coscienza e rispetta gli altri, anche se molto diversi, non conta nulla.
Ma la COSCIENZA che fine ha fatto...?
L'abbiamo nascosta nella parte più profonda nel nostro IO per non ascoltarla e, anche se lei continua a parlarci, facciamo finta di non sentirla. Ma in verità siamo FELICI se agiamo solo per ottenere il nostro SUCCESSO e per essere i PRIMI...?
Penso proprio di no.
COMPLIMENTI SINCERI e SENTITI, Signorina ENZA!
Carlo