Fantascienza
OCCHIO IN CAMERA 06:56
L’extraterrestre arriva, ogni giorno
arriva, con speroni d’argento,
nella sua nave spaziale.
Ci guarda assorto
ci parla degli Spazi Siderali
e anche di una nuova costellazione
dove ci sono
nuovi extraterrestri.
Ci fa le analisi del sangue
e dice che va bene solo se è giallo,
ci controlla la saliva
e dà parere positivo solo se è azzurra.
L’extraterrestre arriva, ogni giorno
con guanti d’agave,
ci controlla i denti
e dice che vanno bene se sono già pronti
per mordere il sogno.
Arriva di nuovo con un’altra
fiammante nave spaziale
ce la mostra, chiede cosa ne pensiamo
e noi dobbiamo rispondere che è splendida,
ci controlla le scarpe
e le approva solo se sono due numeri
sotto la taglia,
ci controlla la sedia
e dice che va bene solo se una gamba zoppica.
Ogni giorno arriva
con calze di cotone
e parla di altri extraterrestri
che sono nemici degli extraterrestri
della sua razza e che bisogna
eliminarli,
ci controlla il cibo
e lo approva solo se è sufficiente
per mangiarlo con la sinistra,
ci controlla il cuscino
e dice che va bene solo se c’è
qualche punto acuminato
per tenerci svegli.
Arriva ogni giorno
con una cintura di tela,
a volte porta altre navi a rimorchio,
ce le mostra e chiede cosa ne pensiamo
e noi dobbiamo rispondergli
che è stato un gesto molto umano
mettere in pericolo la sua splendida nave
per rimorchiare le altre che
se non fosse stato per quel suo gesto
così umano
si sarebbero perse nello Spazio,
ci controlla la facciata
e approva solo se la porta è in
alto
e la finestra a livello del pavimento,
ci controlla il quadro di sala
e approva solo se la cornice
che lo sostiene
somiglia a Mozart.
L’extraterrestre arriva, ogni giorno
arriva, con la criniera dorata,
nella sua nave spaziale.
Ci guarda assorto,
ci parla un’altra volta degli Spazi Siderali
e ancora di una nuova costellazione
dove ci sono
nuovi extraterrestri.
Ci controlla i libri, ci controlla
ogni pagina
riga per riga,
ci controlla ogni riga
parola per parola,
ci controlla ogni parola
sillaba per sillaba,
ci controlla ogni sillaba
lettera per lettera,
ci controlla ogni lettera
pezzo per pezzo,
e grida che non comprende,
per Dio, per tutte le Vergini,
che non comprende.
E allora, noi,
molto piano,
noi ridiamo.
Félix Luis Viera
Santa Clara, Cuba, 30 de novembre, 2001
www.infol.it/lupi
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Per chi non avesse capito la metafora, l'extraterrestre è Fidel Castro.









