Bambini terra e cibo
CULTURA E SOCIETA', CULTURE COMUNICATE, DELIRI ALIMENTARI 02:12
di Giusi D'Urso
I bambini di oggi amano i videogiochi e la tv, ma se li portiamo in campagna e li facciamo “giocare” a fare i contadini, seminando e accudendo la terra, si compirà una magia bellissima e quanto mai inattesa: si sentiranno perfettamente a loro agio e saranno ansiosi di veder nascere le loro piantine e raccogliere i frutti del loro lavoro.
Nell’orto i bambini cercano e trovano soluzioni ai problemi, sperimentano e valorizzano il legame con il sapere antico; imparano che c’è un tempo e un ciclo per ogni specie coltivata e che i frutti maturati sulle piante sono più sani e più nutrienti di quelli raccolti anzitempo e trasportati per lunghe distanze. Imparano che coltivare la terra significa lavorare con continuità e tenacia, recuperando il valore di un’attività troppo spesso lasciata ai margini e considerata di seconda categoria. Se poi il prodotto del loro gioco-lavoro trova un senso a tavola, allora il cerchio si chiude intorno alla consapevolezza di aver fatto una cosa grande: produrre cibo per sé e per gli altri (tratto da Ti racconto la terra, Edizioni ETS).








